C’è una scuola in cui un quaderno bianco si trasforma in libro, un gomitolo di lana diventa un cappello, un pezzo di legno diventa uno strumento musicale, la farina lievita in pane…
Lo scopo di questa scuola è “elaborare una pedagogia che insegni ad apprendere per tutta la vita dalla vita stessa”.
Per realizzare un progetto tanto importante si insegna a sperimentare “come si fanno le cose”, per poterle osservare mentre si manifestano tra le mani e comprenderne il funzionamento.
A scuola gli studenti esercitano il fare pratico in modo creativo, scoprendo ogni volta “che cosa può diventare?” ciò che è l’oggetto di conoscenza. E attraverso questo tipo di conoscenza pian piano si manifesta in loro “chi posso diventare?“
Per questo il piano di studi della scuola Maria garagnani come di tutte le scuole Steiner-Waldorf, prevede materie aggiuntive e specifiche a supporto dell’apprendimento: lavori manuali, falegnameria, euritmia e le arti in tutte le loro espressioni.
Destina il 5×1000
la tua firma
per imparare ad imparare
CF: 92012320377
Creare il proprio libro di testo
Nelle scuole Steiner-Waldorf non esistono libri di testo, ma vengono costruiti dagli allievi partendo da pagine completamente bianche nelle quali trascrivono ciò che imparano in classe illustrando ciò che hanno visto.
Il senso dei quaderni senza righe è imparare a trovare la propria strada senza essere costretti da righe o quadretti.
“Dita abili producono abilità di pensiero”
Appena nati, con le mani tastiamo intorno a noi il mondo sconosciuto, poi impariamo ad afferrare le cose e pian piano ad usarle. La peculiarità della materia di arte manuale è di rendere abili i bambini esercitando un fare sensato con le loro mani.
Attraverso la gioia del fare il bambino sperimenta che un filo di lana lavorato con uno strumento che egli stesso si è costruito, si trasforma e diviene MAN MANO un cappello, una pallina o un fiocco di neve, qualcosa da usare o giocare. In questo percorso il bambino vive intimamente la sensazione di sperimentarsi come essere creativo e, attraverso l’esercizio della motricità fine è elemento di grande importanza per lo sviluppo delle facoltà intellettuali e di intelligenze emotive.
La posizione delle mani , tra testa e piedi, ovvero tra la sfera del pensiero e quella della volontà e la loro connessione al cervello, nel movimento ripetuto ritmicamente, contribuisce in modo significativo al rafforzamento della volontà, alla formazione di un pensiero autonomo, e alla capacità di riconoscere il valore del proprio e dell’altrui lavoro che porta ad un sano sviluppo del senso sociale.
Maestra Caterina Caruso, lavori manuali.
C’era una volta un pezzo di legno, che diventò…
Nelle nostre scuole il lavoro col legno si propone come importante mezzo esperienziale per accompagnare e armonizzare l’uomo durante le tappe evolutive della sua crescita, con un’attività esteriore si porta l’organismo in rapida conformazione del bambino ad incanalare le forze di crescita in modo armonioso e strutturato con esercizi adatti all’età dell’allievo.
Così il bimbo che ha attraversato la seconda dentizione si troverà a mordere e graffiare legno e corteccia con raspe e carta vetrata incominciando a conoscere le prime piante, più avanti, verso l’adolescenza, la crescita fisica e interiore del ragazzo vengono accompagnate attraverso l’insegnamento dell’uso corretto degli strumenti del falegname e l’introduzione ad un pensiero progettuale più rigoroso rispetto alle loro precedenti esperienze artistiche.
Man mano che il loro corpo fisico si struttura, il lavoro in falegnameria cambia e li accompagna, dai primi giocattoli, agli utensili a veri e propri progetti di falegnameria avendo come tema centrale sempre l’utilità.
Maestro Giovanni Piazzetta, falegnameria.
Il mondo è buono da imitare
Nel primo settennio, nel Giardino d’Infanzia, i bambini vivono immersi nella cura, nel calore e nella bellezza. Apprendono imitando adulti che ne siano degni e imparano facendo esperienza che coinvolgono tutti i sensi. Il chicco di grano viene macinato in farina, poi impastato, lavorato nella forma scelta e lasciato lievitare; con il calore del forno viene cotto, e una volta pronto i bambini ne scoprono il profumo e ne assaporano il gusto.
Poter seguire e sperimentare tutti i processi di un alimento semplice come il pane genera in loro meraviglia, senso e buon senso.
Euritmia arte pedagogica
Tutto il piano di studi Waldorf si sviluppa rispettando le tappe di crescita dei bambini in tutte le materie e questo è particolarmente evidente nell’Euritmia pedagogica che segue la crescita dei ragazzi, le loro competenze ed esigenze, con la qualità propria di un’arte.
L’euritmia è un’arte di movimento salutare che armonizza il pensare sentire volere, adattando forme, gesti e contenuti che si modificano durante tutta l’evoluzione del bambino nello sviluppo dall’asilo al liceo.
In asilo apprendono i gesti salutari attraverso il mondo delle fiabe delle filastrocche rendendo le immagini vivide, portando simpatia per il bene e antipatia per il male.
Crescendo i fanciulli sviluppano la capacità di trasformare una poesia in suoni in movimento, a percepire lo spazio intorno a loro e tra di loro. Apprendendo leggi musicali precise, i ragazzi imparano a suonare un brano musicale con il proprio strumento corpo e lo apprendono facendolo insieme in un’arte sociale.
L’euritmia è un’arte efficace e anche divertente di conoscenza e di coscienza.
Maestra Livia Speroni Cardi, euritmia.
Nulla di quanto ci rimane dal passato come patrimonio di arti e tradizioni esisterebbe, se non si fosse coniugata l’arte con il sapiente fare pratico e artigianale.
Se anche tu pensi che sia importante non disperdere questi talenti, sostieni con noi l’insegnamento di materie che li conservino, destina il tuo 5×1000 all’Associazione per la Pedagogia Steineriana di Bologna!
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Domande frequenti sul 5×1000
Chi può destinare il 5×1000?
Tutti i contribuenti (persone fisiche) possono scegliere di devolvere la quota del 5×1000 della propria imposta sul reddito (Irpef) utilizzando l’apposito riquadro presente nei modelli di dichiarazione Modello 730, Redditi Persone Fisiche, Scheda allegata alla Certificazione Unica
Chi non presenta la dichiarazione dei redditi, può comunque destinare il 5×1000?
Sì, se non devi fare la dichiarazione dei redditi puoi comunque scegliere di destinare la quota del 5×1000 dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). La scheda per destinare il tuo 5×1000 ti verrà data dal tuo datore di lavoro o dall’ente che eroga la pensione insieme al modello Certificazione Unica. Ecco come compilarla:
- metti la tua firma e il codice fiscale della Associazione per la Pedagogia Steineriana (92012320377) nel riquadro con la dicitura “Sostegno degli enti del Terzo Settore iscritti nel Runts”;
- inserisci la scheda in una busta, chiudila e scrivi esternamente “Scelta per la destinazione del 5X1000 dell’IRPEF” aggiungendo il tuo nome, cognome e codice fiscale.
- Consegna la busta a un ufficio postale (senza alcun costo) oppure al professionista che si occupa della tua dichiarazione dei redditi (Caf, commercialista…). Puoi anche utilizzare i servizi telematici del sito dell’Agenzia delle Entrate.
La scheda compilata va consegnata entro lo stesso termine di scadenza previsto per la presentazione della dichiarazione dei redditi modello Redditi Persone Fisiche (30 novembre 2025).
Il 5×1000 ha un costo?
No, il 5×1000 non costa nulla. È una quota dell’Irpef che il contribuente può decidere di devolvere a un Ente del Terzo Settore come l’Associazione per la Pedagogia Steineriana. Se non si indica alcuna destinazione, questa quota viene comunque trattenuta dallo Stato. Quindi devolvere il 5×1000 non ha nessun costo aggiuntivo.
Il 5×1000 sostituisce l’8×1000?
Il 5×1000 e l’8×1000 sono due cose diverse. Nella stessa dichiarazione dei redditi, infatti, il contribuente può devolvere sia il 5X1000 destinato al sostegno degli Enti del Terzo Settore che l’8X1000 destinato al sostegno di confessioni religiose.
Come si destina il 5×1000?
Nel Modello 730, modello Redditi Persone Fisiche o scheda allegata alla Certificazione Unica, metti la tua firma nel riquadro “Sostegno degli enti del Terzo Settore iscritti nel Runts” e aggiungi il codice fiscale della Associazione per la Pedagogia Steineriana: 92012320377. Oppure, se invii il modulo precompilato on line, seleziona la prima casella “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale“.
Entro quando devo fare la dichiarazione dei redditi?
Modello 730 – 30 settembre 2025
Se fai la dichiarazione dei redditi utilizzando il Modulo 730 metti la tua firma e il codice fiscale della Associazione per la Pedagogia Steineriana (92012320377) nel riquadro “Sostegno degli enti del Terzo Settore iscritti nel Runts”.
Entro il 30 settembre se consegni il Modello 730 precompilato direttamente sul sito dell’Agenzia delle entrate oppure tramite Caf o professionista abilitato o sostituto di imposta.
Modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico) – 30 novembre 2025
Se fai la dichiarazione dei redditi utilizzando il Modello Redditi Persone fisiche (Modello ex Unico) metti la tua firma e il codice fiscale della Associazione per la Pedagogia Steineriana (92012320377) nel riquadro “Sostegno degli enti del Terzo Settore iscritti nel Runts”.
Entro il 30 novembre se la presentazione viene effettuata per via telematica, direttamente dal contribuente ovvero se viene trasmessa da un intermediario abilitato alla trasmissione dei dati.
Certificazione unica – 30 novembre 2025
Anche se non devi fare la dichiarazione dei redditi puoi comunque destinare il tuo 5×1000. La scheda per destinare il 5X1000 ti verrà data dal tuo datore di lavoro o dall’ente che eroga la pensione insieme al modello Certificazione Unica. Ecco come compilarla:
- metti la tua firma e il codice fiscale della Associazione per la Pedagogia Steineriana (92012320377) nel riquadro “Sostegno degli enti del Terzo Settore iscritti nel Runts”
- inserisci la scheda in una busta con la dicitura “Scelta per la destinazione del 5X1000 dell’IRPEF” insieme al tuo nome, cognome e codice fiscale sulla parte esterna.
- Consegna la busta a un ufficio postale (senza alcun costo) oppure al professionista che si occupa della tua dichiarazione dei redditi (Caf, commercialista…). Puoi anche utilizzare i servizi telematici del sito dell’Agenzia delle Entrate.
Cosa succede se decido di non destinare il mio 5×1000?
Se non decidi a chi destinare il tuo 5×1000, la tua quota verrà trattenuta completamente dallo Stato e non andrà a beneficio di nessuna associazione.