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La biografia come via di conoscenza di sé e di trasformazione del mondo

Novembre 21, 2023 @ 20:15 22:00

“La mia biografia è la mia via verso la libertà perché come io la percorro dipende unicamente da me…”
Michaela Glockler

Conferenza a cura di Beatrice Boscolo.

Conoscere le leggi biografiche ci permette di avvicinarci all’enigma dell’essere umano e di riconoscere che in ciascuno vive un anelito individuale che porta alla realizzazione di se stessi/e in una continua relazione con gli altri e con il mondo. 
Attraverso l’impulso alla trasformazione, l’essere umano a partire da sé stesso, dalla propria iniziativa, nella libertà interiore e nell’amore per l’altro, crea il nuovo.

Dove

Gli incontri si terranno presso la sala polivalente della Scuola steineriana “M. Garagnani”.
Incontro aperto a tutti. Ingresso a libero apprezzamento.

Segui la tua stella

“Nell’antichità i filosofi hanno stabilito due grandi principi: “conosci te stesso” e “divieni chi sei”.

Dire: “Divieni chi sei”, da un punto di vista logico è una semplice contraddizione. Nel linguaggio moderno si chiama “autorealizzazione”. Se tu devi divenire, allora non sei; e ciò che già sei non ha bisogno di divenire. Dunque quando si dice “tu”, si intendono due “tu”; ma questi due “tu” in realtà sono uno.

Si dice anche: “Segui la tua stella” e seguire la propria stella significa che qualcosa di luminoso ci precede, e ciò che di luminoso ci precede è la parte più alta di noi stessi. La stella è una metafora visiva. Si potrebbe anche scegliere una metafora uditiva e dire: in lontananza risuona una musica e quella è la mia musica. Possiamo anche mettere insieme le due immagini e dire: la mia stella risuona e mi chiama.

Un filosofo tedesco, Richard Wisser ha coniato questa bella espressione: “L’uomo è sempre molto più avanti di se stesso e rimane molto indietro rispetto a sé. L’uomo non può stare fermo lì dove è adesso, deve crescere”.

Quel “noi stessi” verso cui cresciamo non si incarna mai, ma rimane nel mondo spirituale: puro, pieno di speranza e di amore. L’altra parte, quella che si incarna, ha dei lati d’ombra. Ha già vissuto tante delusioni, tanti dolori, a volte vuole il male di altre persone. In noi vivono entrambe e il compito della vita sta nel cercare di conciliare, di avvicinare, queste due parti.

Dunque, la nostra coscienza superiore attende per tutta la vita, all’orizzonte, la parte inferiore e la ri-chiama quando compie errori e non rimane fedele a se stessa.

In noi c’è la voce profonda della coscienza morale, che è qualcosa di molto diverso dalla coscienza descritta da Sigmund Freud che dice che noi interiorizziamo le norme morali del nostro tempo e questa è la nostra coscienza.

La nostra coscienza più profonda, o più alta, proviene dal nostro “essere superiore” rimasto nel mondo spirituale. Egli è la nostra “stella” da seguire. Nessun essere umano che viene al mondo vuole il male, ma ciononostante spesso ci perdiamo: non vediamo più la nostra stella e perdiamo la via, non siamo più fedeli a noi stessi e questo ci rende tristi e rende la vita amara. Ecco perché dobbiamo sempre nuovamente ritrovare il nostro orientamento verso quella Stella che ci attende e ci segue”.

Henning Koehler, La melodia del futuro

 

Scuola Steineriana “M. Garagnani”

Via Morazzo 4/4
Bologna, Italia I-40132 Italy
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