Infanzia e giovinezza di Rudolf Steiner e il suo impegno sociale

Oltre 240 insegnanti di lingua italiana d’asilo, di scuola I-VIII e delle classi superiori si sono incontrati dal 29 al 31 agosto 2019 per il Convegno Nazionale Insegnanti in occasione del Centenario della Scuola Steiner- Waldorf. Tra i partecipanti provenienti da tutta Italia e dalla Svizzera ticinese erano presenti anche futuri docenti, terapeuti e medici operanti nelle scuole.

L’evento, promosso ed organizzato dall’Associazione Insegnanti e dall’Associazione Sole Luna Stelle, con il contributo della Federazione delle Scuole Steiner-Waldorf in Italia, ha avuto luogo nella generosa ed accogliente Libera Scuola Novalis di Conegliano. Il relatore è stato il Prof. Peter Selg, medico, docente all’Università Alanus di Alfter Bonn, direttore dell’Istituto Ita Wegman di Arlesheim-Dornach e apprezzatissimo conferenziere.

Il convegno ha avuto per titolo L’infanzia e la giovinezza di Rudolf Steiner e il suo impegno sociale e ha visto alternarsi sei conferenze del relatore, lavori di gruppo e di dialogo tra i maestri, gruppi di euritmia. In apertura e in chiusura è stata rappresentata euritmicamente la “Pietra di Fondazione” dalle sei euritmiste della zona di Milano che da anni lavorano insieme su questo progetto.

È stato un convegno di grande spessore e di una profonda ricchezza, che ha dato a tutti la possibilità di riflettere sulla vita pedagogica e sulla qualità delle relazioni umane che instauriamo tutti i giorni nelle nostre scuole con allievi, colleghi e genitori. Soprattutto è stata l’occasione per ricollegarsi con i motivi sociali fondanti che stanno alla base della nascita delle scuole Waldorf: l’anelito verso la triarticolazione nella vita sociale, la libertà nella vita culturale e nell’educazione, la necessità di una nuova pedagogia, di un’Arte dell’Educazione che possa nutrire l’anelito di ogni allievo ad incontrare progressivamente il suo “Io” superiore e il suo destino in piena libertà, per poter da adulto avvicinare gli altri esseri umani in un modo socialmente nuovo e accettare di lavorare per loro in modo libero, amorevole e responsabile.

Ecco come Peter Selg descrive il momento della nascita di Rudolf Steiner:

Alcune cose allora, nella seconda metà del XIX secolo, sembravano essere al punto zero dello sviluppo culturale – in un fabbricato delle ferrovie isolato e tecnicizzato, al di fuori della comunità, senza un legame reale con gli abitanti del villaggio, con la perdita di qualsiasi patria, tradizione e spiritualità. Nelle condizioni di una vita “del tutto moderna” Rudolf Steiner dovette trovare la propria strada interiore ed esteriore, il proprio “asse del mondo” – e lo fece in modo straordinario.

(Da “Figlio di gente povera” Infanzia e giovinezza di Rudolf Steiner, Peter Selg, Edizioni Waldorf)

Gli atti del convegno verranno pubblicati sui prossimi numeri della Rivista Arte dell’Educazione.

Testi consigliati: “Figlio di gente povera” Infanzia e giovinezza di Rudolf Steiner, Peter Selg, Edizioni Waldorf “La mia vita” , Rudolf Steiner, Editrice Antroposofica

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