Chi sei tu? Che cosa ti affligge? …chi sono io? Che cosa mi affligge?

“Chi sei tu? Che cosa ti affligge? …chi sono io? Che cosa mi affligge?” è il titolo di un seminario a cura di Andrew Wolpert organizzato dall’Associazione per la Pedagogia steineriana in collaborazione con la Cooperativa Pico della Mirandola e la Comunità dei Cristiani.

Il seminario è articolaro in tre eventi distinti:

Gli eventi sono patrocinati dall’Associazione per le Pedagogia Steineriana di Bologna, dalla Comunità dei Cristiani e dalla Cooperativa Pico della Mirandola.

L’interesse verso l’altro essere umano è il primo passo verso la guarigione. Alla soglia dell’antico Tempio ci si doveva confrontare con l’esortazione: conosci te stesso. Oggigiorno ogni incontro, ogni crisi è una soglia, sia per l’auto-conoscenza, sia per l’empatia. Siamo diventati sacerdoti e testimoni gli uni degli altri nella inevitabile, individuale e condivisa iniziazione, nel dramma delle nostre vite. E’ il dramma che noi abbiamo scritto. Il risultato non è predeterminato, dipende primariamente dalla conoscenza di noi stessi e degli altri. Siamo liberi.

Porre le stesse domande a me stesso è un’altra soglia. Chi sono io? Che cosa mi affligge? Quali sono gli aspetti della mia identità che più importano? Quanto sono onesto con me stesso riguardo alle più profonde cause del mio malessere? L’arte e la letteratura nell’Epoca dell’Anima Cosciente offrono un panorama nel quale queste domande vivono in archetipi senza tempo, che oggi ci mettono potentemente alla prova. Ed offrono una visione per il futuro.

“Estasi di Santa Cecilia” – Raffaello – Pinacoteca di Bologna

Il dipinto della Santa Cecilia di Raffaello ci invita ad indagare chi siano le cinque figure ritratte e quali nessi vi siano tra di esse. Veniamo messi alla prova e coinvolti in tale processo. Questa immagine è una soglia – dove ci troviamo posti tra questo mondo di strumenti rotti ed il sublime coro degli Angeli.

Il poema epico del XII secolo Parzival di Wolfram von Eschenbach è una biografia archetipica che indaga le soglie dell’autoconoscenza, della guarigione, della redenzione, della fratellanza oltre i legami di sangue, e il nostro inseparabile collegamento con coloro che sono morti. Che cosa attende da noi il Graal?

Medici, avvocati, accademici, sociologi, insegnanti e genitori lottano oggi per trovare nuovi concetti per affrontare il sorgere della fluidità di genere e della disforia di genere. Il contesto della nostra incompiuta evoluzione umana offre una prospettiva spirituale curativa riguardo a queste questioni.

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