Le classi primarie: I e II

Nei primi tre anni di scuola l’insegnante introduce la conoscenza del mondo attraverso immagini tratte da fiabe, leggende e miti.

La lezione iniziale è sempre introdotta da canti e poesie e da un adeguato movimento ritmico.
Nel disegno compaiono motivi dai quali emergeranno le prime lettere che diverranno poi i segni astratti dell’alfabeto.  Anche le cifre e i numeri trovano motivo in immagini che creano un intimo rapporto con le qualità numerica e, successivamente, con la quantità e con il valore posizionale dei numeri.

Poiché la forza di imitazione riecheggia ancora fin nel terzo anno di scuola, nelle primissime classi essa diviene il modo per l’introduzione della lingua inglese e tedesca.
L’espressione musicale mediante uno strumento inizia per tutti con il flauto pentatonico, sempre suonato per imitazione; solo in terza classe un racconto accompagnerà i bambini alla notazione musicale e all’esecuzione di semplici brani con il flauto diatonico.

Il lavoro manuale prevede una serie di attività volte all’affinamento del movimento delle dita, dalla costruzione dei ferri da calza, all’acquisizione della capacità di lavorare a ferri al dritto, dall’introduzione dell’uncinetto, al lavoro a rovescio, dal saper calare i punti, alla creazione degli animali protagonisti delle favole.

Fino ai nove anni presentiamo il mondo delle piante, degli animali, i monti e i fiumi come nelle fiabe, appellandoci di preferenza alle forze fantasia. Piante, montagne e sorgenti devono parlare al bambino e venirgli incontro dal mondo esterno con lo stesso linguaggio che egli conosce già in se stesso.

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