Le classi primarie: III, IV e V

Dopo il nono anno di età, il rapporto con l’ambiente e l’autorità cambia. L’interesse si estende oltre l’ambito del quotidiano, il bambino entra nel mondo con maggior coscienza, il rapporto di autorità nei confronti dell’educatore viene messo alla prova.
La scuola va incontro a questa pressione e risponde con contenuti nuovi.
Ad esempio, con arti e mestieri nella terza classe, laddove si studiano i fondamenti delle moderne tecniche di coltura, che si possono poi seguire in luogo. Si ara, si semina, si miete, si trebbia, si macina e si cuoce nel forno. In tale attività si destano la comprensione e la gratitudine per il nostro pane quotidiano.
I mestieri proposti fanno emergere la processualità che sta alla base dei lavori tradizionali: dal lino alla tela di lino, dalla tosatura delle pecore fino alla filatura della lana e all’abito confezionato, dalla cottura del mattone fino alla costruzione di una casa. Essi collegano i fanciulli con i fondamenti della vita: nutrimento, vestiario, abitazione.
Si introducono il corsivo e i primi elementi di grammatica; si leggono brevi romanzi adatti, per contenuti e semplicità, ai bambini di quell’età; inizia la scrittura autonoma di brevi frasi.
Oltre al calcolo, in matematica, vengono introdotte le misurazioni del peso, della capacità, della lunghezza degli oggetti di cui i bamini hanno esperienza.



La storia del proprio paese, che segue in quarta classe, i primi elementi di geografia e di storia in quinta, aprono la visuale sull’ambiente circostante ancora più vasto.
Il fanciullo accompagna tali materie di studio con sentimento. Nella descrizione per immagini della storia universale egli sente quali apici i diversi popoli abbiano raggiunto e prova ammirazione per le loro imprese e per i loro eroi.
In questa età si sviluppano simpatia e antipatia: simpatia verso gli eroi nobili e liberatori – antipatia verso le figure negative o malvage. Questo è il momento adatto per proporre gli antichi miti nordici; nel disegno di forme e nel lavoro manuale tutto ruota attorno all’incrocio (alto-basso, destra e sinistra, ma ora anche davanti e dietro); inizia il lavoro di semplici intagli del legno.
In matematica si affrontano le frazioni e compare una nuova materia: lo studio degli animali, che raggiungono quasi la perfezione nella loro conformazione specializzata, rapportati alla indefinitezza del corpo umano, sinonimo di di libertà e motore di ricerca e creazione di strumenti atti a scopi differenti.
In quinta classe, l’armonia delle proporzioni dei bambini permea tendenzialmente l’armonia della classe. Tutte le materie, persino la botanica, sottolineano ciò. Il filo conduttore è la civiltà dell’antica grecia che ha il suo culmine nella socializzante esperienza delle Olimpiadi, che si tengono a Paestum, a primavera inoltrata, e che sono elemento di condivisione con latre classi V di scuole Waldorf situate nel territorio nazionale.