Secondo settennio: un mondo bello da sperimentare
Il primo ciclo scolastico (I – VIII classe)
Nel secondo settennio il bambino sperimenta la realtà in prevalenza sotto forma di immagine, acquista quindi importanza l’educazione che passa attraverso l’esperienza del bello, avvicinata in primo luogo grazie all’arte. Il nutrimento dell’immaginazione è necessario per il successivo risveglio del pensiero e del giudizio autonomo. La corporeità è attiva principalmente nel sistema del ritmo, per cui in questi anni di scuola risulta fondamentale nell’insegnamento la cura dell’elemento ritmico in ogni sua espressione. Il maestro come autorità naturale è la porta che si apre sul mondo e che lo fa scomparire grazie ad una relazione con l’allievo che varia nel corso degli otto anni, di pari passo con i mutamenti del bambino.
Ogni prima classe inizia il percorso con un maestro che l’accompagnerà come figura di riferimento (maestro di classe) possibilmente per tutto il ciclo di otto anni affiancato, nel corso del tempo, da altri insegnanti per materie specifiche. L’insegnamento delle materia e le attività si svolgeranno con un andamento ritmico e con l’adozione dell’insegnamento ad “epoche” per le materie principali, svolte in modo continuativo nelle prime due ore dell’orario scolastico nell’arco di alcune settimane, per favorire la concentrazione e l’approfondimento. Dopo una pausa, le ore successive saranno dedicate all’insegnamento delle due lingue straniere, alle attività artistiche, manuali, motorie. Con l’aiuto dell’insegnante viene preparato un “quadernone” che fa le veci del libro di testo, con la traccia delle diverse materie da studiare.
Compito del maestro è accompagnare la biografia di ognuno nel continuo anelito di armonizzare la comunità di classe della quale deve cogliere, con il supporto dei colleghi, la ‘domanda evolutiva latente’ in modo che la programmazione delle singole discipline sia il più possibile efficace sia sul piano istruttivo che educativo.
Lingue straniere
Fin dalla prima classe viene impartito l’insegnamento di due lingue straniere con l’obiettivo fondamentale di sviluppare negli studenti un atteggiamento positivo ed aperto verso popoli e linguaggi di altre culture, superando così l’unilateralità della propria lingua madre e le volizioni, gli atteggiamenti dell’anima, i pensieri tipici di un solo popolo. Incontrare altri geni linguistici aiuta infatti a sviluppare mobilità di pensiero, tolleranza, sensibilità per il linguaggio a tutti i livelli. L’insegnamento avviene nelle prime tre classi in forma orale, accompagnando i suoni e l’intonazione della lingua straniera con gestualità, drammatizzazione, immagini. Si mira a far sì che il bambino possa impadronirsi inconsciamente, in modo spontaneo e naturale, dei principali elementi lessicali e grammaticali, in un’atmosfera scandita dal ritmo, dal movimento, dalla gioia.
Quando poi i bambini hanno varcato la soglia del nono anno e acquisito alcune basi e competenze fondamentali nella grammatica della propria lingua madre, inizia l’apprendimento della scrittura, della lettura e della grammatica della lingua straniera. Si passa gradualmente dalla recitazione di poesie all’apprendimento di un linguaggio legato alla prosa. I metodi di lavoro e l’uso dei materiali crescono e s’arricchiscono nei contenuti e nella complessità, adeguandosi al piano di studi delle epoche principali, alla maturità degli studenti e alle caratteristiche della classe. Nelle classi VI, VII e VIII le attività comprendono conversazioni, letture di brani, poesie, discussioni di argomenti di storia, geografia, cultura generale, esercizi grammaticali, composizioni scritte, perfino la messa in scena di una piccola recita totalmente in lingua straniera ove ciò sia possibile e opportuno pedagogicamente. Il canto e l’esecuzione musicale di brani popolari così come la recitazione costituiscono un validissimo strumento pedagogico per l’approfondimento della conoscenza della lingua straniera in modo vivente e configurato artisticamente.
I lavori manuali
I lavori manuali sono materia di esercitazione permanente fino alle superiori a partire dal lavoro al telaio, ai ferri e all’uncinetto fino a trasformarsi in attività di ricamo, cucito e realizzazione di costumi per le recite da parte di tutti, bambini e bambine.
La storia
La storia si introduce nei primi tre anni passando da fiabe, favole, leggende a racconti dell’Antico Testamento. In IV classe si passa alla mitologia nordica, in V alle prime culture orientali fino ad arrivare ai Greci, ai Romani in VI classe, al Medioevo e al Rinascimento in VII, alla Rivoluzione Francese e alle vicende del XIX – XX secolo in VIII classe.
La geografia
La geografia a sua volta segue un percorso che parte dalla conoscenza della natura e delle attività umane sviluppate nel territorio e che gradualmente si estende a partire dalla V classe a popolazioni e territori più lontani, con un approccio sempre più conoscitivo-scientifico.
Le scienze
Le scienze mantengono un connotato immaginativo legato al mondo della natura fino alla III classe. Dalla IV classe i bambini vengono avviati alla conoscenza e allo studio di antropologie, zoologia, botanica, in relazione alla costituzione fisica e animica dell’uomo, mostrandone le corrispondenze. In VI si aggiungono geologia e fisica, in VII astronomia, chimica e scienza della nutrizione e in VIII meteorologia, rispondendo così alla profonda necessità dei pre-adolescenti di conoscere il mondo e le sue leggi attraverso l’osservazione e l’esercizio del pensiero logico-razionale autonomo.
Il disegno di forme
Il disegno di forme consente al bambino di esercitarsi a partire dalla I classe, tracciando forme a mano libera, con colori a cera e poi con matite colorate, linee rette e linee curve su un foglio bianco. Si sviluppa progressivamente nelle classi successive passando da esercizi di simmetria verticale a quelli di simmetria orizzontale, agli intrecci di vario genere, per approdare in V classe alle figure geometriche piane disegnate ancora senza l’uso di riga, squadra, compasso, incentivando così lo sviluppo del senso delle proporzioni e della precisione, da ricercarsi guidando i movimenti della mano. Dalla VI classe si passa alla costruzione di fugure geometriche piane e dei poliedri con l’uso degli strumenti.
Aritmetica e geometria
Aritmetica e geometria, così come l’italiano vengono insegnati per tutto il ciclo scolastico, accompagnati da attività ritmiche di movimento da esperienze artistiche adatte all’età specifica, con l’obiettivo di radicare a poco a poco nel bambino e nel ragazzo il piacere e la fiducia di imparare, la capacità logica e il coraggio critico.
Tratto da “L’arte di educare alla libertà” – Federazione delle Scuole Steiner-Waldorf in Italia